A dispetto delle infauste previsioni sulla fine della fotografia analogica, è evidente un crescente interesse per la fotografia non digitale. Nella Storia della Fotografia, ogni avanzamento tecnologico ha prodotto un miglioramento in velocità e facilità di esecuzione a discapito di un’assenza di fisicità dell’oggetto fotografico.
Il dagherrotipo fu sostituito con il più rapido Ambrotipo che fu successivamente sostituito dal più economico Ferrotipo. Ogni miglioramento tecnologico veniva pagato con una perdita di “materia” dell’immmagine. I due mondi, la fotografia digitale e analogica, non sono contrapposti, ma possono mescolarsi insieme per generare una fotografia differente. “Camera Creativa” è il luogo dove la Fotografia Storica incontra il Digitale. Il mio interesse per gli antichi procedimenti fotografici non è nostalgico ma cerco soluzioni creative da abbinare e potenziare con la fotografia digitale. Mi piace usare il concetto di “appropriazione e trasformazione” per esplorare differenti modi di fare fotografia. I miei strumenti sono la pellicola fotografica, la camera oscura, colori ad olio, inchiostri e acrilici, scanner, computers e stampanti inkjet. Costruire un ponte tra le nuove tecnologie e le abilità artigianali è al centro della missione di “Camera Creativa”.
Roberto Lavini è fotografo ed esperto di Storia e Tecniche della Fotografia. Ama sperimentare antichi processi fotografici, studiando la loro storia e la loro evoluzione, con un piede nella ricerca più radicale e l’altro nella sperimentazione. È fondatore di “CameraCreativa.it”, un’associazione che crede nel valore di un approccio fotografico ibrido in cui metodi digitali e storici vengono impiegati e combinati tra loro per esplorare differenti modi di fare fotografia. Ha conseguito la laurea in Fotografia e Arti Visive al DAMS dell’Università di Bologna. Scrive articoli di tecnica e cultura della fotografia su alcune riviste del settore. Conduce workshop, letture e conferenze.
“La fotografia cambia perché cambia la tecnologia. Sono ottimista sul fatto che i processi del passato stanno migliorando e che ci sarà sempre posto per una buona stampa realizzata a mano”.