Spesso il Bromolio viene descritto come un procedimento fotografico intimamente legato al movimento pittorialista.
Emil Mayer, forse il più grande bromolista europeo, usò questo processo di stampa per registrare scene di vita quotidiana in un tempo in cui l’istantanea fotografica era piuttosto rara.
Le sue immagini raccontano la città di Vienna quando le sue strade erano ancora popolate dalle carrozze a cavalli e Mayer, in tal senso, fu certamente un precursore di ciò che chiamiamo “Street Photography”.
“Wiener Typen” (Viennese Types) è un libro sui Viennesi nei primi anni del secolo scorso, in un’epoca in cui, in campo artistico, culturale e scientifico, questa città poteva competere con qualsiasi città del mondo.
“Wiener Typen” mostra scene di vita quotidiana catturate con perizia e tenera familiarità: donne al mercato, conducenti di taxi con le loro carrozze a cavalli, soldati, eleganti signore con cappelli piumati.
Emil Mayer fu avvocato di professione e fotografo per vocazione. Egli seguì la sua passione fotografica con impeto artistico e rigore scientifico.
Mentre possediamo testiomonianze di letteratura di tecnica fotografica (suo è il manuale sul Bromolio dal titolo “Bromöldruck Und Umdruck”) pochissimo resta della sua notevole produzione fotografica.
Emil Mayer era ebreo e nel 1938, appena dopo l’invasione di Hitler in Austria, insieme a sua moglie si suicidò. Aveva 66 anni. La Gestapo distrusse la maggior parte delle sue opere fotografiche .. ma “Wiener Typen” (ora custodita nella collezione del “Metropolitan Museum of Art” di New York) miracolosamente sopravvive.
2014 © Roberto Lavini